La Giornata mondiale della Terra, un evento mondiale che noi di Megawatt Luce&Gas teniamo particolarmente a cuore. Questo impegno mondiale e’ nato grazie a John McConnell, un’attivista che si interessava molto all’ecologia. Secondo il suo pensiero, gli esseri umani avevano l’obbligo di occuparsi della Terra e condividere le risorse in maniera equilibrata. E quindi nell’ottobre del 1969, in una Conferenza dell’UNESCO a San Francisco, propose una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra e promuovere la pace. La proposta fu accolta ed ottenne un grande sostegno: il primo festeggiamento si tenne il 21 marzo 1970, e l’evento mondiale raccolse le firme da 36 leader mondiali.

Un mese dopo, il 22 aprile 1970, il senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson ufficializzo’ il giorno della “Giornata della Terra (detto anche Earth Day nella lingua originale)”. E’ diventata una manifestazione internazionale solo nel 1990, quando un gruppo di attivisti ambientalisti chiesero a Denis Hayes, il primo coordinatore dell’Earth Day, di aiutarli creando un altro evento dedicato alle sfide ecologiche del Pianeta Terra. Questo grande progetto coinvolse quindi più di 180 nazioni da tutto il mondo.

COSA DOBBIAMO SALVAGUARDARE

Il cambiamento climatico, inquinamento disastri ambientali. Il nostro pianeta è sempre più in pericolo e il 22 aprile di ogni anno, la Giornata mondiale della Terra ci ricorda quanto sia preziosa la sua salvaguardia. Si tratta dell‘evento green che coinvolge e raduna milioni di persone in tutto il mondo per sottolineare quali azioni urgenti devono essere messe in atto per garantire la sostenibilità ambientale.

A minacciare costantemente il nostro pianeta sono soprattutto le emissioni di CO2, che contribuiscono a far aumentare i livelli di surriscaldamento globale, provocando conseguenze disastrose per tutto l’ecosistema. L’obiettivo di questa Giornata è proprio quello di contrastare questo ed altri fenomeni che stanno distruggendo l’atmosfera terrestre.

Arrivato quindi alla sua seconda edizione, l’evento #OnePeopleOnePlanet – the multimedia marathon celebrera’ in Italia il 51° Anniversario della Giornata Mondiale della Terra (Earth Day), con un palinsesto di 13 ore di diretta streaming diretta da Gianni Milano sul canale televisivo digitale RaiPlay.

#OnePeopleOnePlanet nasce dagli sforzi di due organizzazioni: Earth Day Italia e Movimento dei Focolari, che hanno dato vita al Villaggio per la Terra di Villa Borghese inaugurato a sorpresa da Papa Francesco nel 2016 all’indomani dello storico accordo sul clima di Parigi. La manifestazione ambientale più partecipata d’Italia fu sospesa nel 2020 a causa dell’emergenza Covid e immediatamente sostituita dalla maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet accolta dall’azienda Rai come forma di forte impegno sociale per la salvaguardia dell’ambiente in questa grave fase di crisi climatica.

 

Fonte: Il Faro Online

Una nuova decisione presa dal governo di Copenaghen, l’intento e’ quello di fermare la concessione di nuove licenze per l’esplorazione di petrolio e gas nel Mare del Nord e chiudere dal 2050 l’estrazione di idrocarburi dai fondali marini. Un passo importante sinergico all’assai ambizioso piano per ridurre le emissioni di gas serra del 70% entro il 2030, e raggiungere l’obiettivo 0 emissioni nette di CO2 entro il 2050 e, sempre per quella data, aumentare la capacità nazionale di energia eolica offshore di 25 volte. Ricordiamo che questo paese, grazie ai forti venti, è da anni un campione nel mondo del rinnovabile.

Le installazioni quindi prevedono delle centrali che si chiameranno le isole dell’energia, e verranno sviluppate una nel Mare del Nord e l’altra nel Mar Baltico, precisamente sul Rønne Banke a poca distanza dell’isola di Bornholm. Le turbine avranno una capacità di 3 gigawatt e potranno alimentare oltre tre milioni di abitazioni; mentre entro il 2030, fino a 10 gigawatt;

Dalle parole ai fatti

Tutto cio’ che verra’ prodotto, tramite cavi sottomarini rifornirà l’intera Nazione oltre che le regioni settentrionali di Germania e Olanda. I costi stimati sono di circa 28 miliardi di euro e lo Stato danese avrà una quota di controllo su entrambi i progetti coinvolgendo i privati in una public-private partnership. E’ entusiasta il ministro dell’Energia Dan Jorgensen alla presentazione del piano: «Questo è un grande momento per la Danimarca e per la transizione verde globale. Le isole offriranno un grande contributo alla realizzazione dell’enorme potenziale dell’eolico offshore europeo». Jorgensen non nasconde una punta di orgoglio: «Siamo all’alba di una nuova era per l’energia. L’Ue ha fissato l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 con un traguardo di 300 GW di energia eolica offshore. Costruendo il primo polo energetico al mondo con una capacità potenziale di 10 GW, la Danimarca contribuisce in modo significativo a questo ambizioso obiettivo».

Le tre fasi

Tre le fasi previste. In primis, entro il 2023 verrà costruita una cella elettrolitica da 10MW in grado di produrre idrogeno rinnovabile per rifornire bus e camion. A partire dal 2027, l’impianto sarà ampliato a 250MW in virtù dell’energia prodotta dal parco eolico di Rønne Banke/ Bornholm; oltre a produrre idrogeno verde, la centrale sarà anche in grado di combinarlo con la CO2 catturata nell’area della capitale e produrre metanolo destinato ai trasporti navali ed e-keronese per quelli aerei. La terza tappa fissa l’ampliamento della capacità produttiva a 250mila tonnellate di eco-carburanti di vario tipo, grazie a un elettrolizzatore da 1,3 GW. Dulcis in fundo, l’installazione inoltre permetterà all’aeroporto di Copenaghen di ridurre del 30% l’utilizzo di combustibili fossili.