Composizione del mix medio nazionale dei combustibili

Come previsto dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 31 luglio 2009, riportiamo di seguito le informazioni relative alla composizione:

  • del mix medio nazionale utilizzato per la produzione dell’energia elettrica immessa nel sistema elettrico italiano nel 2021 e nel 2022, come pubblicato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE);
  • del mix energetico utilizzato per la produzione dell’energia elettrica venduta da Megawatt Luce&Gas S.r.l. nel 2021 e 2022, come determinato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE)
Fonti primarie utilizzate Composizione del mix energetico utilizzato per la produzione dell’energia elettrica venduta da Megawatt Luce&Gas srl nel 2021
(dato consuntivo)
Composizione del mix energetico utilizzato per la produzione dell’energia elettrica venduta da Megawatt Luce & Gas srl nel 2022
(dato preconsuntivo)
Composizione del mix medio nazionale utilizzato per la produzione dell’energia elettrica  immessa nel sistema elettrico italiano  nel 2021

(dato consuntivo)

Composizione del mix medio nazionale utilizzato per la produzione dell’energia elettrica  immessa nel sistema elettrico italiano  nel 2022

(dato preconsuntivo)

Fonti Rinnovabili 8,99% 7,40% 42,80% 36,84%
Carbone 12,98% 17,85% 5,03% 9,43%
Gas Naturale 64,77% 62,71% 48,01% 46,92%
Prodotti petroliferi 1,40% 2,74% 0,89% 2,01%
Nucleare 7,03% 2,80% 0,00% 0,00%
Altre fonti 4,83% 6,50% 3,27% 4,80%

Aggiornamenti per le bollette nelle zone colpite

Visti gli eventi meteorologici di carattere alluvionale che si sono verificati nel mese di maggio 2023, interessando le zone dell’Emilia-Romagna, Marche e Toscana, Megawatt Luce&Gas informa i propri clienti delle novità relative al pagamento delle fatture per le utenze luce e gas.

Come da Delibera Arera 216/2023/R/com (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) del 19 Maggio 2023, sono sospesi i termini di pagamento delle fatture relative a luce e gas emesse o da emettere a far data dal 1 Maggio 2023.
Sono da considerarsi sospesi anche tutti gli avvisi di pagamento emessi in precedenza, ma con scadenza a partire dal 1 Maggio 2023.
Le fatture sopracitate includono anche i corrispettivi dovuti per allacciamenti, attivazioni, disattivazioni, voltura e subentro.

Al fine di garantire la fruizione dei servizi essenziali nelle aree colpite, non si applica la disciplina delle sospensioni per morosità, anche in caso di morosità antecedente il 1 maggio 2023.

Con la delibera 267/2023/R/COM, ARERA ha adottato, in attuazione del decreto-legge 1° giugno 2023, n. 61 che prevede interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 in parte del territorio dell’Emilia-Romagna, in alcuni Comuni della provincia di Pesaro e Urbino e della Città metropolitana di Firenze – noto anche come “Decreto Alluvione” – disposizioni urgenti in materia di servizi elettrico, gas, idrico e del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani, a favore delle popolazioni colpite dagli eccezionali eventi meteorologici verificatisi a partire dal 1° maggio 2023.
In particolare, la delibera prevede:
– con riferimento alla sospensione dei termini di pagamento, un periodo di sospensione dei pagamenti di 4 mesi (dal 1° maggio al 31 agosto2023), fatti salvi i pagamenti già effettuati. Il cliente, ovvero l’utente, ha la facoltà di procedere comunque al pagamento degli importi delle fatture ovvero degli avvisi di pagamento i cui termini di pagamento sono stati sospesi. L’Autorità ha previsto di rinviare ad un eventuale successivo provvedimento l’estensione della sospensione dei termini di pagamento delle fatture e degli avvisi di

pagamento;
– in materia di morosità, per i beneficiari della sospensione dei termini di pagamento non si applica, nel periodo di sospensione, la disciplina relativa alle sospensioni per morosità anche nel caso di morosità verificatasi precedentemente alla data del 1° maggio 2023;
– per quanto concerne la modalità di pagamento delle fatture ovvero degli avvisi di pagamento sospesi, che gli importi i cui termini di pagamento sono stati sospesi sono rateizzati, senza discriminazione e senza applicazione di interessi a carico dei clienti e degli utenti finali, ferma restando la facoltà per i medesimi
clienti e utenti di provvedere al pagamento in maniera non rateizzata o di corrispondere gli importi dovuti
in base ad un piano di rateizzazione di durata inferiore da concordare con il proprio fornitore.
Il pagamento delle rate, non cumulabili e di importo costante, avviene:
a) con una periodicità pari alla periodicità di fatturazione ovvero alla frequenza di invio degli avvisi di pagamento ordinariamente applicata all’utente ovvero al cliente finale;
b) in base a rate non inferiori a 20 €;
c) per un periodo pari a 12 mesi. Il periodo di rateizzazione può essere ridotto nel rispetto della periodicità di fatturazione, qualora l’importo risulti inferiore a 20 €.

Megawatt Luce&Gas esprime la propria vicinanza a coloro che sono stati colpiti da tali eventi, ricordando che il Numero Verde gratuito 800 400 455 attivo dalle 10.00 alle 18.00 di tutti i giorni feriali è a completa disposizione per informazioni.

 

NORMATIVA

Delibera Arera 267/2023

DECRETO-LEGGE 1 giugno 2023, n. 61

 elenco comuni alluvione

La Giornata mondiale della Terra, un evento mondiale che noi di Megawatt Luce&Gas teniamo particolarmente a cuore. Questo impegno mondiale e’ nato grazie a John McConnell, un’attivista che si interessava molto all’ecologia. Secondo il suo pensiero, gli esseri umani avevano l’obbligo di occuparsi della Terra e condividere le risorse in maniera equilibrata. E quindi nell’ottobre del 1969, in una Conferenza dell’UNESCO a San Francisco, propose una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra e promuovere la pace. La proposta fu accolta ed ottenne un grande sostegno: il primo festeggiamento si tenne il 21 marzo 1970, e l’evento mondiale raccolse le firme da 36 leader mondiali.

Un mese dopo, il 22 aprile 1970, il senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson ufficializzo’ il giorno della “Giornata della Terra (detto anche Earth Day nella lingua originale)”. E’ diventata una manifestazione internazionale solo nel 1990, quando un gruppo di attivisti ambientalisti chiesero a Denis Hayes, il primo coordinatore dell’Earth Day, di aiutarli creando un altro evento dedicato alle sfide ecologiche del Pianeta Terra. Questo grande progetto coinvolse quindi più di 180 nazioni da tutto il mondo.

COSA DOBBIAMO SALVAGUARDARE

Il cambiamento climatico, inquinamento disastri ambientali. Il nostro pianeta è sempre più in pericolo e il 22 aprile di ogni anno, la Giornata mondiale della Terra ci ricorda quanto sia preziosa la sua salvaguardia. Si tratta dell‘evento green che coinvolge e raduna milioni di persone in tutto il mondo per sottolineare quali azioni urgenti devono essere messe in atto per garantire la sostenibilità ambientale.

A minacciare costantemente il nostro pianeta sono soprattutto le emissioni di CO2, che contribuiscono a far aumentare i livelli di surriscaldamento globale, provocando conseguenze disastrose per tutto l’ecosistema. L’obiettivo di questa Giornata è proprio quello di contrastare questo ed altri fenomeni che stanno distruggendo l’atmosfera terrestre.

Arrivato quindi alla sua seconda edizione, l’evento #OnePeopleOnePlanet – the multimedia marathon celebrera’ in Italia il 51° Anniversario della Giornata Mondiale della Terra (Earth Day), con un palinsesto di 13 ore di diretta streaming diretta da Gianni Milano sul canale televisivo digitale RaiPlay.

#OnePeopleOnePlanet nasce dagli sforzi di due organizzazioni: Earth Day Italia e Movimento dei Focolari, che hanno dato vita al Villaggio per la Terra di Villa Borghese inaugurato a sorpresa da Papa Francesco nel 2016 all’indomani dello storico accordo sul clima di Parigi. La manifestazione ambientale più partecipata d’Italia fu sospesa nel 2020 a causa dell’emergenza Covid e immediatamente sostituita dalla maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet accolta dall’azienda Rai come forma di forte impegno sociale per la salvaguardia dell’ambiente in questa grave fase di crisi climatica.

 

Fonte: Il Faro Online

Una nuova decisione presa dal governo di Copenaghen, l’intento e’ quello di fermare la concessione di nuove licenze per l’esplorazione di petrolio e gas nel Mare del Nord e chiudere dal 2050 l’estrazione di idrocarburi dai fondali marini. Un passo importante sinergico all’assai ambizioso piano per ridurre le emissioni di gas serra del 70% entro il 2030, e raggiungere l’obiettivo 0 emissioni nette di CO2 entro il 2050 e, sempre per quella data, aumentare la capacità nazionale di energia eolica offshore di 25 volte. Ricordiamo che questo paese, grazie ai forti venti, è da anni un campione nel mondo del rinnovabile.

Le installazioni quindi prevedono delle centrali che si chiameranno le isole dell’energia, e verranno sviluppate una nel Mare del Nord e l’altra nel Mar Baltico, precisamente sul Rønne Banke a poca distanza dell’isola di Bornholm. Le turbine avranno una capacità di 3 gigawatt e potranno alimentare oltre tre milioni di abitazioni; mentre entro il 2030, fino a 10 gigawatt;

Dalle parole ai fatti

Tutto cio’ che verra’ prodotto, tramite cavi sottomarini rifornirà l’intera Nazione oltre che le regioni settentrionali di Germania e Olanda. I costi stimati sono di circa 28 miliardi di euro e lo Stato danese avrà una quota di controllo su entrambi i progetti coinvolgendo i privati in una public-private partnership. E’ entusiasta il ministro dell’Energia Dan Jorgensen alla presentazione del piano: «Questo è un grande momento per la Danimarca e per la transizione verde globale. Le isole offriranno un grande contributo alla realizzazione dell’enorme potenziale dell’eolico offshore europeo». Jorgensen non nasconde una punta di orgoglio: «Siamo all’alba di una nuova era per l’energia. L’Ue ha fissato l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 con un traguardo di 300 GW di energia eolica offshore. Costruendo il primo polo energetico al mondo con una capacità potenziale di 10 GW, la Danimarca contribuisce in modo significativo a questo ambizioso obiettivo».

Le tre fasi

Tre le fasi previste. In primis, entro il 2023 verrà costruita una cella elettrolitica da 10MW in grado di produrre idrogeno rinnovabile per rifornire bus e camion. A partire dal 2027, l’impianto sarà ampliato a 250MW in virtù dell’energia prodotta dal parco eolico di Rønne Banke/ Bornholm; oltre a produrre idrogeno verde, la centrale sarà anche in grado di combinarlo con la CO2 catturata nell’area della capitale e produrre metanolo destinato ai trasporti navali ed e-keronese per quelli aerei. La terza tappa fissa l’ampliamento della capacità produttiva a 250mila tonnellate di eco-carburanti di vario tipo, grazie a un elettrolizzatore da 1,3 GW. Dulcis in fundo, l’installazione inoltre permetterà all’aeroporto di Copenaghen di ridurre del 30% l’utilizzo di combustibili fossili.

“M’illumino di Meno” è la nuova giornata del risparmio energetico lanciata da Caterpillar e RAI Radio2 nel 2005. Anche Megawatt Luce&Gas ha deciso di condividere gli ideali di questa campagna anti-spreco, appoggiando a pieno il progetto. Quest’anno, l’edizione 2021 tornerà venerdì 26 marzo ed è votata all’idea che deve esistere un “salto di specie”. Si parlerà dell’ evoluzione ecologica e del nostro modo di vivere (che dobbiamo assolutamente cambiare, anche per uscire dalla pandemia nel migliore dei modi). L’invito di “M’illumino di Meno” è raccontare, secondo testimonianze e ragionando su nuovi punti di vista, i “Salti di specie nelle nostre vite” andando a toccare molti argomenti importanti: dalla mobilità, all’abitare, o dall’alimentazione all’economia.

Grandi cambiamenti in vista del 2030

Per quanto riguarda la situazione del risparmio energetico e dell’educazione allo sviluppo sostenibile, il governo ha deciso di far attivare a pieno titolo l’iniziativa previste dal “Piano per l’educazione alla sostenibilità”, uno dei punti cruciali di questo Ministero a sostegno dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. In considerazione della valenza educativa dell’iniziativa, sarebbe un gesto importante se le scuole di ogni ordine e grado aderiscano alla campagna. Non è obbligatorio aderire, ma sarebbe un grande segnale da lanciare alle prossime generazioni.

Per attivarsi, ogni scuola potrà trovare il form di registrazione per ufficializzare la campagna. Inoltre, per chiunque volesse condividere sui social questa particolare giornata, l’hashtag per raccontare le storie è #milluminodimeno. Ciò che più preme, soprattutto ai creatori di questa iniziativa, è il fatto che la tematica non può e non deve essere oggetto d’attenzione per un solo giorno. È necessario che ognuno rifletta sulle proprie azioni e sulle conseguenze che queste portano nell’ambiente e nella nostraa quotidianità. Solo così la scommessa per un ambiente più sano può essere vinta.

Cosa si può fare nel concreto, sfruttando i piccoli gesti?

  • Cambiare il mio stile di vita;
  • Riqualifico una zona a rischio;
  • Riciclo la plastica;
  • Preparo una cena antispreco che finisce gli avanzi;
  • Scopri il “plogging”, corri o cammina e intanto raccogli i rifiuti;
  • Utilizzo materiali di scarto per creare nuovi oggetti;
  • Spengo le luci quando non serve;

I consigli di Caterpillar

Il consigli di “M’illumino di meno”, delle piccole “regole” che tutti dovrebbero rispettare, o almeno provare a seguire almeno una volta al giorno!

  • Spegnere le luci quando non servono
  • Spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici;
  • Sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria;
  • Mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola;
  • Se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre;
  • Ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria;
  • Utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne;
  • Non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni;
  • Inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni;
  • Utilizzare l’automobile il meno possibile, condividerla con chi fa lo stesso tragitto.
  • Utilizzare la bicicletta per gli spostamenti in città;

 

Secondo quanto riportato recentemente dalle maggiori testate giornalistiche e dalle ultime novità provenienti dal Governo, il costo per l’acquisto delle materie prime necessarie per far funzionare il sistema che distribuisce gas e luce in Italia, è di nuovo aumentato. Questo processo, spiega l’Arera (Autorità italiana di regolamentazione per l’energia elettrica, il gas e l’acqua), porterà ad un incremento del costo delle bollette, e la situazione graverà maggiormente sui consumatori. Gli aumenti, spiega l’Autorità, “sono sostanzialmente legati alla crescita delle quotazioni delle materie prime energetiche“.

Bonus sociali riconosciuti in automatico

Per le famiglie in condizioni più precarie, dal 1 gennaio 2021 è stata introdotta un’importante novità: i bonus sociali sulla bolletta saranno gradualmente riconosciuti in modo automatico, quindi non ci sarà più bisogno di dover presentare domanda. Questa novità è stata introdotta nel 2021, per evitare ai Comuni o i Caf. di congestionare il traffico delle richieste, e in modo che il bonus sia assegnato automaticamente in bolletta. I dati di ogni soggetto saranno prelevati direttamente dalle utenze e l’Isee.

La variazione di questo trimestre ci restituisce una dinamica sostanzialmente in linea con gli andamenti stagionali e con valori delle materie prime non dissimili da quelli dello scorso anno”, dichiara il presidente di Arera Stefano Besseghini, che continua dicendo: “Nel complesso, le anomalie di prezzo e di volume legate all’emergenza Covid, hanno consentito un risparmio alle famiglie nel corso dell’anno con un beneficio residuo che si protrarrà anche nel primo trimestre del 2021. Le prospettive di recupero dell’economia e l’augurio che la situazione sanitaria evolva per il meglio, richiedono ora più che mai di focalizzare l’attenzione su quegli interventi e investimenti che possono contribuire al miglioramento della bolletta degli italiani”.

Iniziano le proteste

Federconsumatori, che su questa nuova rimodulazione non ha deciso di stare in disparte, ha dichiarato: “come rivendichiamo da tempo, è giunto il momento di agire concretamente sul versante della tassazione mettendo in atto una riforma complessiva di oneri accise e balzelli che, in vario modo e in varia misura, pesano sulle tasche dei cittadini”.

Secondo uno studio coniato dall’Unione Nazionale Consumatori, una famiglia “standard” spenderà nel 2021 circa 23 euro in più per la luce e 50 euro per il gas. Una spesa complessiva che arriva quindi a 73 euro in più in media.

Anche per il Codacons il nuovo anno si apre con una pessima notizia per i consumatori italiani. Per tale motivo il presidente Carlo Rienzi chiede “al premier Giuseppe Conte di tagliare per tutto il 2021 oneri di sistema e balzelli vari che pesano sulle bollette luce e gas, per contenere i pesanti rincari tariffari del nuovo anno“. Anche per Consumerismoè abnorme la tassazione che vige sulle bollette: a partire dall’1 gennaio i consumatori pagheranno il 34% di oneri e imposte sulle bollette della luce e addirittura il 44,2% su quelle del gas”.

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FONTE: AGIAgenzia Giornalistica Italiana